Arogno Mappale 440

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Abbiamo la fortuna di vivere in una regione dalle qualità paesaggistiche particolarmente interessanti nonché belle. Non è un caso che la regione del Monte Generoso, con parte della Val Mara, sia inserita nell’Inventario dei Paesaggi, siti e monumenti naturali di importanza nazionale (IFP). Il villaggio di Arogno inoltre è classificato di importanza nazionale dall’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS).

Vedi Scheda introduttiva ISOS.

Le modine per la costruzione di una casa bifamiliare e di dieci case monofamilari comparse recentemente in zona Castello (il balcone terrazzato esposto a sud davanti alla parte orientale del nucleo, che a cuneo degrada verso il torrente Mara a sinistra e l’avvallamento di Canáa a destra) stanno preoccupando diversi cittadini di Arogno, non solo i confinanti con il mappale 440 interessato al progetto. Ad Arogno sono numerose le case d’abitazione in vendita e gli appartamenti sfitti ormai da anni e nessuno crede nell’esigenza di nuove costruzioni. Tanto più che il Canton Ticino risulta essere al secondo posto a livello svizzero, dopo Soletta, per lo sfitto. Oltretutto il progetto che si realizzerebbe sul mappale 440 nella sua parte pianeggiante e degradante andrebbe ad invadere e consumare ulteriormente la fascia che delimita a sud il nucleo storico, un tempo occupata da orti e frutteti, e che secondo l’ISOS va salvaguardata.

Un paesaggio ed un villaggio di importanza nazionale meritano, da parte delle autorità comunali e cantonali, maggiore attenzione ed impegno non solo sulla carta, con l’adozione di strumenti per uno sviluppo territoriale sostenibile e di qualità di cui potranno beneficiare anche le generazioni future.

Scrive Benedetto Antonini sulla rivista della STAN (Società Ticinese per l’Arte e la Natura) “Il nostro Paese” n. 336, nell’articolo “Paesaggio: è tempo di cambiare prassi” a pagina 44:


“1. Chi fosse chiamato a intervenire su una parte, anche piccola, di territorio per trasformarlo, deve esaminare attentamente la situazione di fatto su scala regionale, locale e puntuale, come si desume anche dalle “Linee guida cantonali” per l’esame delle domande di costruzione pubblicate dal Dipartimento del territorio. Questo esame non può essere limitato alla visita dei luoghi, in situ o mediante dispositivi elettronici, oggi fortunatamente di facile accesso per chiunque, ma deve spingersi a valutare oltre ai documenti di Piano regolatore anche le schede di Piano direttore e l’applicabilità di eventuali inventari federali come l’ISOS, per l’appunto, l’inventario dei Paesaggi protetti (IFP) e l’inventario delle vie storiche (IVS). E con questi non citato che i principali.”

“Ogni politica settoriale che comporta trasformazioni del territorio deve considerare gli effetti sul paesaggio e contribuire alla sua caratterizzazione anziché alla banalizzazione”. Vedi Scheda di Piano direttore PI

La parte pianeggiante del mappale 440 modinata

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