L’opinione di MIRIAM CLEMENTE ACQUISTO* pubblicata nella pagina LETTERE & OPINIONI del CORRIERE DEL TICINO, 16.10.2020
FUSIONE VAL MARA? NO GRAZIE
In queste ultime settimane vi è un susseguirsi di articoli nei quotidiani dove i fautori dell’aggregazione non lesinano nell’evidenziare quanto questo progetto possa essere ottimale per i Comuni interessati (progetto Val Mara, n.d.r.). Questa continua presa di posizione – con articoli, invio spasmodico di materiale informativo e quant’altro – è forse sintomo di qualche incertezza? È vero che probabilmente in un futuro la strada da percorrere sarà questa, ma trovo che il momento non sia ancora giunto. Come già evidenziato da chi ha preso posizione prima di me, sarà il nuovo Municipio a decidere quali progetti portare avanti e quali invece «parcheggiare» o quale via intraprendere per altri servizi da fornire all’utenza. È compreso il tanto temuto moltiplicatore d’imposta. Una situazione che lascia qualche perplessità visti gli investimenti prospettati e l’attuale crisi epidemiologica in corso, che nessuno sa quanto possa ancora durare.
Nel futuro Esecutivo non vi è possibilità di avere una rappresentanza certa del proprio Comune. Ciò può portare a non far parte dello stesso e dunque a non avere il giusto peso. Con un gremio a sette tecnicamente ogni ente locale dovrebbe avere almeno un municipale, ma il condizionale è d’obbligo. Bene sarebbe che i Comuni interessati portino a termine i progetti in corso. A Maroggia ve ne sono diversi, rinaturazione del torrente Val Mara, riqualificazione di foce e lido con edificazione di un nuovo stabile balneare, attracco per il battello, acquisizione del terreno ex collegio Don Bosco, stabile ex Coop e altro ancora.
Aggregazioni o fusioni di regola portano a un’ottimizzazione di costi d’esercizio e logistica e malauguratamente tagli di personale. Nel nostro caso i decantati maggiori servizi giustificheranno il fatto che tutto il personale viene ricollocato ma chiaramente con funzioni diverse da quelle attuali, ma sempre con la stessa classe di stipendio. Anche nuovi progetti in ambito aggregativo, per esempio il nuovo porto intercomunale a Melano andrà a discapito di Maroggia che ha già un suo porto ben funzionale.
Considerato che questa è un’aggregazione di comodo e dunque non imposta da nessun organo superiore, sono del parere che si possano, qualora fosse necessario, avere delle buone collaborazioni intercomunali come già peraltro avviene e dunque mantenere ognuno la propria identità e autonomia decisionale in casa propria e non diventare un anonimo quartiere. Il progetto aggregativo può essere tranquillamente messo a riposo e eventualmente ripreso e affinato qualora fosse strettamente necessario.
* consigliera comunale di Maroggia