Aggregazione mancata

Lettera firmata da Elio Gaggini di Arogno, pubblicata su “la Regione”, 27 Ottobre 2020

Ad una settimana di distanza dal voto il rammarico per il risultato non accenna ad attenuarsi: 34, 34 voti sono la differenza che ha determinato il respingimento del progetto aggregativo per il comune di Arogno; il già fortemente ostentato debole potere contrattuale che la nostra popolazione avrebbe avuto nel comune Val Mara è ora nullo; mi chiedo dunque con quale forza in un prossimo futuro il nostro comune possa andare a contrattare con il neonato vicino? Non dobbiamo illuderci che senza la nostra partecipazione il progetto decada, è infatti ridicolo pensare che il consenso arognese sia di fondamentale importanza, i risultati nei comuni a noi vicini hanno chiaramente espresso la volontà di concretizzare quanto è stato pianificato. Sinceramente non mi capacito del risultato, pensavo che la logica ed i fatti bastassero a superare la riluttanza che di primo acchito ha colpito tutti, me compreso. La campagna dei contrari ha fatto leva sui, giusti, sentimentalismi di una popolazione molto legata al proprio territorio, che però in questo caso, mal si sposano con il pragmatismo richiesto dalla politica; in un comune come il nostro, che come è stato più volte riferito non possiede nemmeno l’apparenza di una solidità finanziaria a lungo termine, l’aggregazione rappresentava una concreta soluzione, confido dunque che tutte le persone che coscientemente hanno votato per un rigetto di quest’opportunità siano pronte a proporre valide alternative. Non aver colto quest’opportunità dovrebbe farci riflettere sulla strada futura che intendiamo intraprendere, vogliamo rimanere legati ad un conservatorismo asfissiante, i cui risultati si possono constatare, o cercare di imbarcarci in questo nuovo progetto, che permetterà di affrontare le difficoltà non più come singoli ma come comunità?