Terza corsia A2: ‘Siamo pronti a bloccare il progetto’
Articolo pubblicato su “la Regione” del 04.01.2022 a firma di Daniela Carugati
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Articolo pubblicato su “la Regione” del 04.01.2022 a firma di Daniela Carugati
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Articolo apparso su “l’Informatore” del 05.02.2020
Il Municipio di Melano scrive a Sommaruga Leggi tutto »
Articolo pubblicato su “la Regione” del 01.02.2021 a firma di Daniela Carugati
“Una petizione per salvare la regione dalla terza corsia A2” Leggi tutto »
Articolo pubblicato su “la Regione” del 24.12.2020
di @laRegione
Continua a non piacere a Melano il cosiddetto progetto di potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio. Un progetto che secondo quanto evidenziato in un’interpellanza interpartitica Plr, Ps e Melano popolare democratico, “avrà un impatto considerevole sul Comune, con delle conseguenze negative sulla qualità di vita e sull’attrattività del Comune per i residenti e i turisti”. La variante 4.2, selezionata dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) e presentata pubblicamente in occasione di alcuni incontri con la popolazione, presenta, secondo i tredici firmatari, “numerose criticità, soprattutto per il nostro Comune. Se a Bissone e a Maroggia sarà infine possibile una ricomposizione paesaggistica, benché parziale, e una diminuzione del traffico in cantonale, Melano sarà al contrario fortemente penalizzato. Si troverà infatti a dover subire numerosi aspetti negativi, sia durante sia a conclusione del progetto, e non otterrà alcun vantaggio importante. In particolare, avremo nel nostro Comune il cantiere principale per il trattamento del materiale estratto durante la costruzione delle gallerie (sul terreno ex Tannini, una delle ultime aree verdi di grandi dimensioni sulle rive del Ceresio) e un nuovo semi-svincolo su due terreni verdi”.
Per i tredici consiglieri, inoltre, la situazione paesaggistica rimarrà invariata: “Le principali cause del degrado ambientale, ossia autostrada e strada cantonale, che tagliano in due il paese, resteranno dove sono. A Melano il traffico in cantonale non diminuirà in modo rilevante e aumenterà in autostrada, causando un aggravio del già importante inquinamento fonico e dell’aria. Quali misure compensative Ustra propone la creazione di un porto con valenza regionale (tra l’altro già richiesto dal Cantone nell’ambito della pianificazione del terreno ex-Tannini) e auspica, ma senza avere in merito potere decisionale, una rinaturazione delle rive tra Melano e Capolago, con la creazione di una passeggiata a lago e una ciclopista. A nostro avviso queste misure, benché positive, non sono assolutamente sufficienti per compensare gli svantaggi che questo progetto porterà al paese”.
Per queste ragioni, il progetto di potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio, e in particolare la variante 4.2, non ottiene il sostegno dei consiglieri firmatari, “come d’altronde già espresso da questo Consiglio comunale nella risoluzione del 14 gennaio 2019; così come da parte della popolazione, che ha pubblicamente manifestato la sua contrarietà a questo progetto”.
In vista della consultazione dei Comuni sul progetto, si legge peraltro nell’interpellanza, “riteniamo che alcune garanzie minime, in parte già espresse nell’Appello del 23 giugno 2020 indirizzato al Gran Consiglio e sostenuto in larga maggioranza dai Municipali e Consiglieri comunali di Melano, debbano essere richieste a Ustra. In particolare:
– l’aggiunta al progetto del prolungamento in galleria a sud di Maroggia, in particolare mediante la garanzia dell’inizio, il prima possibile, della pianificazione per la circonvallazione in galleria del comune di Melano. Riteniamo infatti che interventi sull’A2 con un impatto rilevante sul territorio, come il progetto PoLuMe, andrebbero pianificati, per essere efficaci, a livello regionale. L’aumento della capacità stradale inoltre può essere accettato solo se compensato da un reale miglioramento paesaggistico e ambientale. Questo può essere garantito solo con lo spostamento in galleria di tutto il tracciato.
– Il coordinamento con il prolungamento a sud di AlpTransit. PoLuMe e AlpTransit avranno un impatto importante sul territorio, sia a progetti conclusi, ma anche durante la realizzazione. Per evitare di dover convivere con due cantieri di notevoli dimensioni in rapida successione sull’arco di 20 anni, con tutti i disagi che ne derivano per i residenti, è fondamentale garantire un coordinamento di questi due grandi progetti e la realizzazione simultanea di talune opere, anche con l’obiettivo di ridurre i costi.
In relazione alla progettazione di AlpTransit, i consiglieri approfittano dell’occasione “per sostenere la presa di posizione del Municipio di Melano che contesta l’ipotesi di variante AlpTransit con la realizzazione della prima tappa in galleria solo da Melano a Chiasso e che prevede un raccordo a Lenaccio. Come espresso dal Municipio, riteniamo fondamentale per il nostro Comune e per tutta la regione che la galleria parta almeno da Bissone”.
Da qui le richieste rivolte al Municipio di Melano:
– Elencare in dettaglio nella risposta alla consultazione al progetto le criticità per il nostro Comune conseguenti alla scelta della variante 4.2 del Polume (sopra citate)?
– Chiedere, sempre nella risposta alla consultazione e quale compensazione ai numerosi svantaggi per il nostro Comune derivanti dalla realizzazione di questo progetto, l’aggiunta della circonvallazione di Melano in galleria, iniziando il prima possibile la progettazione in questo senso?
– Chiedere ai Municipi dei Comuni limitrofi, e in particolare a quelli che faranno parte del nuovo Comune aggregato Val Mara, di includere le richieste dei due punti precedenti anche nelle loro risposte alla consultazione, quale sostegno al nostro Comune e futuro quartiere del comune aggregato?
Questi i firmatari: Sofia Mangili, Camillo Mangili, Marzio Proietti, Mariagrazia Proietti, Martino Casellini, Jgor Zocchetti, Pia Pittaluga, Raoul Ritter, Alessandro Cavasin, Rosalba Cavasin, Ornella Meroni Bernasconi, Beatrice Ferrari e Theo Maffei.
“L’autostrada Lugano-Mendrisio continua a non piacere” Leggi tutto »
Articolo apparso su “l’Informatore” del 24.12.2020
A2 “potenziata”, le richieste di Melano Leggi tutto »
Articolo apparso sul Corriere del Ticino del 06.11.2020 conla firma di Giuliano Gasperi
https://www.cdt.ch/ticino/lugano/nuova-a2-maroggia-prende-un-altra-strada-EF3403475?_sid=Us4xqwDg
Nuova A2: Maroggia prende un’altra strada Leggi tutto »
Articolo apparso sul Corriere del Ticino del 06.11.2020 a firma di Giuliano Gasperi
Maroggia ha l’occasione di prendere un’altra strada
PROGETTO / Con il potenziamento dell’autostrada verrà spostata la cantonale allontanando il traffico dal nucleo Il tracciato attuale verrà dedicato alla mobilità lenta – La soddisfazione del sindaco e la fiducia dei commercianti
Giuliano Gasperi
Passare da settecentosettantacinque (parola lunga come le code che sottintende) a venticinque auto all’ora è qualcosa di più di un semplice miglioramento. È un altro mondo. Siamo a Maroggia, dove il progetto di potenziamento della A2 prevede di dedicare alla mobilità lenta e al servizio a domicilio il tracciato occupato oggi dalla strada cantonale, destinata ad aggirare il nucleo.
Ci si potrà sbizzarrire
Impatto visivo, rumori, odori, sicurezza, fruibilità dello spazio pubblico: la parte centrale di Maroggia cambierà sotto diversi punti di vista. «Con il declassamento della cantonale avremo un grande ‘campo’ che resterà libero – constata il sindaco Jean-Claude Binaghi – È vero che qualche auto dovrà ancora passare, ma avremo tanto spazio per creare un percorso riservato ai ciclisti e a chi vorrà farsi una passeggiata: ci si potrà sbizzarrire».
È un affare o no?
Il cambio di prospettiva coinvolge anche le attività economiche affacciate sull’odierna strada cantonale e in questi casi non è scontato parlare di soddisfazione. Se alcuni commercianti vedono di buon occhio l’eliminazione del traffico a favore di una mobilità dolce, altri sono spaventati dalla perdita del «passaggio», dal rischio di essere lontani dal flusso. Dipende chiaramente dal genere di attività. Guglielmo Sonego, titolare del negozio di scarpe al civico 7 di via Longhena, a due passi dalla strada, non ha paura di veder sparire le macchine. «Ormai è parecchio tempo che il commercio si è spostato fuori dai paesi – commenta con un filo di rassegnazione – La clientela affezionata verrà comunque e tutti godranno di un ambiente migliore senza il traffico di oggi. Certo, sarebbe meglio infilarlo tutto in galleria e non vedere più niente, anziché svincoli e semisvincoli, ma d’altronde cosa possiamo fare… Vediamo come evolve il discorso».
Non è pessimista nemmeno Elisa Botta dell’Osteria La Palma, situata a pochi passi dalla stazione. «Al bar è un argomento di discussione. Da quello che abbiamo capito, il progetto non è troppo invasivo a livello ambientale e questo è un bene. È vero che il cantiere porterà disagi, ma verranno gli operai: l’economia locale potrà beneficiarne». Sul rischio di perdere il passaggio di auto, la nostra interlocutrice ha le idee chiare: «Chi vuol arrivare, arriva. Tanto se il traffico è congestionato la gente non si ferma comunque, perché non può perdere tempo mentre va al lavoro».
Dietro sarà diverso
Finora abbiamo parlato della parte centrale di Maroggia, quella lungo la strada cantonale, dove il progetto della nuova A2 sembra effettivamente portare diversi vantaggi. E per chi invece abita ai piedi della montagna? Da quella zona oggi passa «solo» l’autostrada, ma un domani ci sarà anche la nuova cantonale (linea rossa del grafico) che sarà composta in parte dal tracciato attuale della A2 e in parte da una circonvallazione che si collegherà (passando sotto la futura A2) con lo svincolo di Melano. Su questo tracciato sono attese 605 auto all’ora. Sulla nuova A2 invece ne sono previste 4.700 contro le 2.640 attuali, ma con una viabilità più fluida grazie alla terza corsia. Sta di fatto che ci sarà un bel movimento da quelle parti.
«È vero, chi abita in quella zona non vedrà sparire il traffico e in più avrà la circonvallazione, ma è un dazio che va pagato – dice il sindaco – Teniamo presente che l’orizzonte del progetto è il 2040 e allora, forse, ci saranno molte più auto elettriche, o comunque meno rumorose. Il Comune, in ogni caso, vigilerà sull’impatto fonico del progetto». L’Ufficio federale delle strade sa che questo è un tema sensibile. I nuovi portali autostradali, ad esempio, nasceranno già con una protezione fonica integrata.
Tutto sommato
Un altro disagio, inevitabile, è quello dei cantieri. «Bisognerà sorbirseli – osserva Binaghi – ma globalmente, analizzando il progetto da Melide a Melano, i benefici sono notevoli. Per Maroggia in particolare la soluzione prospettata è buona, se pensiamo che si era partiti dall’idea di una rotonda sul fiume Mara». Scenario che fa tornare in mente un famoso brano di Fred Bongusto, Una rotonda sul mare, ma in quel caso Maroggia non sarebbe stata dell’umore di cantare
Maroggia ha l’occasione di prendere un’altra strada Leggi tutto »
Aricolo apparso sul CORRIERE DEL TICINO del 26.10.2020, scritto da Giuliano Gasperi
NUOVA AUTOSTRADA / Una parte della popolazione contesta la creazione di un semisvincolo al confine con Maroggia Sull’altro piatto della bilancia vanno messe le opere di valorizzazione delle rive, che riavvicineranno gli abitanti al lago
Giuliano Gasperi
«Compensazione» è una parola che da qualche tempo ha un significato particolare per gli abitanti di Melano. Parliamo del progetto di potenziamento della A2, che tra Melano e Maroggia prevede la creazione di un semisvincolo con entrata e uscita in direzione nord e un’uscita verso sud. È risaputo che una parte della popolazione non vede di buon occhio questa nuova lingua d’asfalto. La democrazia farà il suo corso. Finora, tuttavia, le preoccupazioni per la futura bretella sembrano aver messo un po’ in secondo piano gli altri interventi previsti nel Comune. Le compensazioni, appunto, che alcuni hanno già descritto come una «magra consolazione». È davvero così? Proviamo a capire meglio quali opportunità offre il progetto a Melano.
In sella, andiamo a nord
Una potenzialità nasce dallo spostamento della strada cantonale tra Maroggia e Bissone, con il tracciato attuale che verrà liberato dalla maggior parte delle auto e dedicato alla mobilità lenta, tra cui quella ciclabile. Non accadrà sul territorio di Melano, ma da Melano, senza l’ansia di circolare a fianco del traffico motorizzato, si potranno raggiungere in bicicletta Bissone e poi Melide. Lo stesso si potrà fare verso sud grazie alla realizzazione di un nuovo percorso ciclabile e pedonale fino a Capolago. A Melano la strada cantonale rimarrà dov’è: non c’è lo spazio per una circonvallazione come a Maroggia e Bissone – spiegano gli addetti ai lavori – e per crearlo sarebbero necessari un sacrificio di terreno e grossi espropri.
L’acqua restituita
Con le opere accompagnatorie cambierà anche il rapporto dei Comuni con il Ceresio. L’idea, come spiegato dall’Ufficio federale delle strade, è rinaturare alcuni tratti delle rive del lago e dei fiumi Mara e Sovaglia. Ciò verrà fatto anche riciclando il materiale di scavo proveniente dalle gallerie (che in altre occasioni avrebbe il suo costo). «In tal modo – osserva l’Ustra – si potrà da un lato offrire al territorio un’opportunità di miglioramento ambientale e paesaggistico, dall’altro ridurre l’impatto del trasporto verso destinazioni lontane d’importanti volumi di materiale». Tutto ciò fa tornare alla mente l’idea, poi naufragata, di riqualificare i fondali del golfo di Agno e creare delle piccole isole usando il materiale che verrà estratto per la circonvallazione Agno-Bioggio e il tunnel del nuovo tram-treno. Le isolette potrebbero «riapparire» di fronte a Melano? «A questo stadio nulla è deciso – frena l’Ustra – Dove e come verrà usato il materiale lo stabilirà il Cantone», a cui compete questa parte delprogetto. L’ufficio federale si è limitato ad auspicare la maggior fruibilità possibile per gli abitanti. A tal proposito è prevista la valorizzazione della zona Tannini e dei campeggi, dove ci sarà la possibilità di avere un porto turistico. Quest’ultimo a dire il vero nascerà prima, anche se con un altro scopo: il trasporto sul lago del materiale necessario ai lavori.
Nastri e barconi
L’uso del lago per il trasporto di materiale merita qualche dettaglio in più. A Melano sarà prezioso per creare, fino a Capolago, un accesso all’acqua oggi negato dalla presenza della ferrovia. Il materiale necessario verrà trasportato in due fasi: dalle gallerie al porto di cantiere con un nastro meccanico e dal porto alle rive da rinaturare con dei barconi.
Ai lettori l’ardua sentenza
Queste le opere che accompagneranno il potenziamento della A2 a Melano. Una «magra consolazione»? Ai lettori l’ardua sentenza. Di sicuro un metro di riva libera su un lago costellato da proprietà private, come è il Ceresio, vale di più rispetto allo stesso metro in contesti meno «colonizzati».
L’orto e il campeggio
Un altro aspetto del progetto è quello delle possibili interferenze con stabili e terreni esistenti. Per quanto riguarda il semisvincolo, non è in conflitto con le costruzioni. Tocca invece alcune aree private e pubbliche vicino alla A2. Uno di questi terreni è quello accanto al complesso della Fondazione San Gottardo, che col suo laboratorio agricolo, l’Orto Il Gelso, impiega venticinque persone che hanno varie disabilità. Il direttore, Claudio Nairetti, spiega che il fondo destinato al semisvincolo, anche se oggi non è utilizzato, è una risorsa per i progetti della Fondazione, che conta perciò di essere coinvolta per capire il da farsi. Guardando la mappa, spicca anche la vicinanza del cantiere sul lago con il Camping Monte Generoso: una convivenza complicata. Da noi interpellata, la società proprietaria fa sapere che valuterà le varie opzioni possibili senza opporsi al progetto.
Melano non sarà Milano Leggi tutto »
La lista delle modifiche previste dal progetto, che sarà messo in consultazione durante l’autunno
Aricolo apparso su TIO.CH il giorno 11.09.2020, scritto da Simone Re.
“Potenziamento Lugano-Mendrisio: c’è l’accordo tra le autorità” Leggi tutto »
Articolo pubblicato su “la Regione” del 09.09.2020 a firma di Daniela Carugati
https://www.laregione.ch/cantone/mendrisiotto/1460207/la-terza-corsia-sull-a2-noi-non-la-vogliamo
“La terza corsia sull’A2? Noi non la vogliamo” Leggi tutto »
Articolo pubblicato sul Corriere del Ticino del 09.09.2020 a firma di Giuliano Gasperi
“La A2 del futuro accelera ma lo svincolo scontenta “ Leggi tutto »
Nella copertura dell’evento di ticinonews c’è anche una intervista sul tema alla consigliera comunale di Melano Sofia Mangilli.
https://www.cdt.ch/ticino/lugano/no-allo-svincolo-a-melano-no-al-progetto-MD3162961
‘La terza corsia dinamica sull’A2 non è l’antidoto alle colonne’ Leggi tutto »
L’opinione di Giancarlo Ré Leggi tutto »
http://www.aspan-ticino.ch/page.asp?load=553&mode=sub
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Da “la Regione” del 29.07.2020
Autostrada A2 a sud del ponte diga di Melide Leggi tutto »