Quest’anno gli apicoltori produrranno molto più miele, perché il lockdown non ha permesso lo sfalcio di prati e aiuole all’inizio della primavera, anche all’interno delle città. Pubblichiamo alcune foto scattate nel territorio di Arogno, nel pieno della fioritura di maggio, evidenziando la differenza tra prati già sfalciati e prati liberi di seguire il loro corso naturale di crescita, con produzione di fiori ed erbe che possono fare il loro ciclo naturale. Habitat ideali per insetti ed api. Senza nulla togliere all’impegno degli operai comunali, è così necessario investire tempo e risorse nello sfalcio di prati naturali? Non si potrebbe valutare meglio quali tagliare per necessità pratiche e quali da lasciare al proprio corso naturale, a beneficio di tutto il ciclo biologico e per il piacere della vista?

Val Mara con il Monte Crocette ed il Monte Generoso ed una palma in primo piano 





