Risposta di Mosè Cometta al post di Celso Tantardini ” Ultimi appelli AGLI ELETTORI DI AROGNO” pubblicato ieri 13.10.2020 su queste pagine
Caro Celso,
purtroppo la paranoia non è una buona consigliera. Sei veramente sicuro che il mondo intero complotterà contro i poveri arognesi indifesi? Cerchiamo di smetterla di fare le vittime.
Ecco una lista di argomenti per cui ciò che sostieni (che Arogno sarà abbandonato a se stesso) non sta in piedi:
- Il budget del Comune aggregato mostra che ci saranno soldi in più rispetto ad oggi. Questi calcoli mostrano che saremo più ricchi pur mantenendo le stesse spese di oggi, ovvero la stessa manutenzione delle infrastrutture. Aggregazione non significa tagli.
- La politica non funziona con beghe da bambini piccoli, tentando di fare dispetti. È patetico pensare che gli altri cittadini si coalizzeranno contro Arogno, come se Arogno e i suoi rappresentanti non fossero importanti. Noi saremo parte della nuova realtà aggregata e verremo rispettati come tutti gli altri (e, allo stesso modo, noi non faremo “dispetti” agli altri comuni tentando di tagliare sulla loro manutenzione).
- Non confondiamo le decisioni future che si prenderanno su nuovi investimenti con la necessità di garantire un’adeguata manutenzione delle nostre infrastrutture e dei servizi esistenti.
- Nel nuovo comune, la scuola e la cancelleria saranno aggregate. Perché mai il nuovo Municipio dovrebbe decidere di consegnare “meno carta” alle maestre di Arogno rispetto a quelle di altre sedi? È un’idea che non sta né in cielo né in terra. I servizi saranno potenziati ovunque invece, proprio grazie a una miglior organizzazione, specializzazione e coordinazione.
- Se mai ci dovessero essere tagli, saranno fatti per colpa di una politica liberista, che non ha nulla a che vedere con l’aggregazione e con il fatto che saremo uniti in un unico comune (fra l’altro, ti faccio presente che aggregandoci, i socialisti di Arogno, orfani di rappresentanti ufficiali, potranno federarsi con quelli di Maroggia, molto più forti, per avere una rappresentazione migliore rispetto ad oggi – così come i liberali di Maroggia si appoggeranno a quelli di Arogno per far passare le proprie mozioni).
- Se anche pensiamo ad un ipotetico complotto alle spalle di Arogno da parte dei nostri cattivissimi vicini, dobbiamo farlo con un minimo di testa. Più che pensare ai 3 comuni contro di noi (perché dovrebbero farlo?) possiamo immaginare una certa spaccatura tra le esigenze dei comuni “di pianura” e quelli “di montagna”. Bene, anche considerando questa possibilità, i comuni di montagna sarebbero i vincitori della contesa. Guardiamo un paio di cifre. Questi sono i dati ufficiali delle ultime elezioni cantonali:

Fonte: https://www3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/index.php?fuseaction=dati.regioni&tema=40
Come si può vedere, ad ogni appuntamento i due comuni “di montagna” hanno superato i due comuni “di pianura” in numero di votanti.
Come hanno ripetuto più volte i giovani (se solo li si ascoltasse un po’ di più a volte!), non bisogna avere paura del futuro, ma dotarsi degli strumenti migliori per affrontarlo in modo vincente. L’aggregazione garantirà questi mezzi al comune di Arogno.
Di fronte a noi ci sono due strade.
Una, sostenuta dai giovani, da Municipi e Consigli Comunali, dal Cantone, dalla collaborazione che già esiste e che non potrà che moltiplicarsi fra i nostri paesi. Si tratta di una strada che si prospetta rosea e rafforzata da dati fiscali molto incoraggianti per garantire una buona vitalità futura ai nostri paesi.
L’altra, fatta di paura, di timore nel “vicino cattivo che complotterà contro di noi”, di vittimismo e calcoli mal fatti. Che futuro ci propone questa strada? Qual è l’alternativa che ci offrono le paure ventilate dai contrari? Finora, non si è capito affatto.