Articolo pubblicato sul Corriere del Ticino del 1.10.2020 nella pagina del Luganese quasi interamente dedicata al progetto di aggregazione dei comuni della Val Mara. Lo scritto è di Celso Tantardini, ex sindaco di Arogno, che esprime parere contrario al progetto.

L’OPINIONE / CELSO TANTARDINI*
PERCHÉ DIRE «NO» ALLA FUSIONE
Ho letto lo scritto distribuito in paese da Joy Cometta a nome del gruppo favorevole all’aggregazione. Non me ne voglia l’autore, ma il suo discorso sa molto di paternalismo e non ha niente a che vedere con i veri problemi causati dall’aggregazione.
Ormai tutti sanno che le aggregazioni hanno un unico scopo: risparmiare sui costi tramite la riduzione del personale e la concentrazione e conseguente riduzione dei servizi. L’economia privata lo definisce razionalizzazione e ottimizzazione dei costi.
Concretamente significa centralizzare tutto con un unico fine: ridurre i costi e aumentare gli utili. Questo non è il compito di un’istituzione pubblica! Essa deve badare in primo luogo al benessere generale e dotarsi di servizi vicini alla popolazione.
Raccontare che gli uffici comunali verranno distribuiti nei quattro quartieri è una presa in giro bella e buona. Se così fosse cadrebbe lo scopo dell’aggregazione. Altri comuni, in passato, hanno creduto a questa promessa, puntualmente non mantenuta.
Concentrare le scuole in un’unica sede serve a far sì che ogni classe abbia il numero massimo di allievi concesso dalla legge in modo da occupare il minor numero possibile di docenti. Il discorso vale per tutti i servizi. Il nuovo comune prevede investimenti
per circa 32 milioni di franchi. Per Arogno è previsto un unico investimento di 1,5 milioni per il Teatro. Proprietà privata e non in vendita. Dove sono destinati gli altri 30,5 milioni? Ce lo dice il rapporto dei fusionisti.
Melano: Porto regionale 3,5 mio. / Area di svago a lago 3,5.mio. / Centro sportivo 3,5 mio.
Acquisto terreni 2,5 mio. / Autosilo 7 mio.
Maroggia: Centro diurno 2 mio. / Scuola dell’infanzia 3 mio. Esproprio terreno Don Bosco 1,5 mio. / Realizzazione Parco 0,5 mio.
Rovio: Ristrutturazione Ala Materna, scuole e ostello 3,7 mio.
Quindi ad Arogno le briciole!
Ma se la fusione andasse in porto, il debito si ripercuoterà su tutta la popolazione del nuovo comune. Quindi Arogno, con un quarto della popolazione totale, si troverebbe a dover finanziare con le imposte dei suoi abitanti un quarto di questo debito,
cioè circa 7,5 milioni per lavori previsti tutti negli altri comuni. E i lavori urgenti di cui necessita Arogno? Posteggio sotto il Municipio, sbocco strada di Devoggio, rifacimento strada dal Ruers, tanto per fare qualche esempio. Sarà la maggioranza
del Municipio del nuovo comune a decidere se, dove, quando, come e da chi dovranno essere realizzati!
Quando due parti si siedono al tavolo per una trattativa, se una parte si prende tutto e l’altra rimane a mani vuote, significa che qualcosa tra i negoziatori non ha funzionato: o è mancato totalmente il rispetto e la considerazione della controparte,
oppure qualcuno aveva una gran fretta di chiudere la trattativa.
Certe argomentazioni dei fautori dell’aggregazione fanno sorridere. Venirci a raccontare che già oggi andiamo a fare il bagno nel lago a Melano o Maroggia non so cosa possa significare. Molti vanno a Riva San Vitale, altri a Melide, altri ancora a Bissone.
Quando io ho bisogno di un buon trancio di carne, mi fermo a Melano dove c’è una macelleria che mi serve ottimamente. La gente può andare a fare il bagno o la spesa dove vuole senza rinunciare alla propria autonomia. Il negozio di Arogno che è stato
di grande aiuto alla popolazione durante il lockdown e lo è tuttora, corre il rischio di dover chiudere se si continua a trasferire tutto a Melano. Con un «sì» a questa aggregazione, alla popolazione viene preclusa per sempre ogni e qualsiasi possibilità
di ridiscutere un’eventuale diversa soluzione.
Con un «no», rimangono aperte altre opzioni da studiare con calma, coinvolgendo tutti nel caso in cui, in un futuro il più lontano possibile, dovesse ripresentarsi questa situazione.*
*già sindaco di Arogno