Val Mara: opportunità per il futuro
Articolo di Mosè Cometta apparso su “la Regione” del 01.09.2020.

Val Mara: opportunità per il futuro Leggi tutto »
Articolo di Mosè Cometta apparso su “la Regione” del 01.09.2020.
Val Mara: opportunità per il futuro Leggi tutto »
Pubblichiamo uno screenshot della pagina 9 de “l‘Informatore ” del 28.08.2020 con gli interventi di due cittadini arognesi sul progetto di aggregazione dei comuni di Val Mara.
“Uno striscione per portare i giovani sui sentieri” Leggi tutto »
Articolo apparso su “l’Informatore” del 28.08.2020
(p.z.) Contenuti, forme di linguaggio utilizzate e futuro del comprensorio fra valle e lago. Non c’è dubbio: il progetto Val Mara crea dibattito. Giovedì sera si è svolto a Rovio l’ultimo dei quattro incontri estivi per la popolazione dei Comuni coinvolti nel percorso verso l’aggregazione. La votazione consultiva si avvicina: avrà luogo il 18 ottobre e gli abitanti sono chiamati non solo ad esprimersi sul progetto ma anche sul nome da dare al nuovo Comune: “Val Mara” o “Basso Ceresio” (cfr. l’Informatore del 7 agosto). Intanto il clima si scalda. Ognuno si costruisce la propria idea. Come quella espressa in maniera eclatante lo scorso 19 agosto su un traliccio della vecchia teleferica del Monte Sighignola. Teleferica che non è mai stata portata a termine. Ebbene, su quel pilone rimasto sul campo dopo la parziale demolizione della struttura mai decollata, è apparso uno striscione che fa riferimento proprio a questa importante scelta cui sono chiamati prossimamente gli abitanti di Arogno, Melano, Maroggia e Rovio. L’insegna (che reca un grande “NO”) è opera di Francesco Sala di Arogno, un alpinista appassionato di territorio. A lui abbiamo chiesto il motivo di questo gesto. “Al di là della volontà di esprimere la mia opinione personale sul progetto, mi premeva invogliare soprattutto i giovani a salire sulla Sighignola e scoprire i vecchi sentieri che a suo tempo percorrevano cacciatori e guardie di confine. Vecchi percorsi che di recente ho avuto modo di risistemare. Anche questo è un modo di far riscoprire e amare il territorio… non c’è solo la via dell’aggregazione!”. Per Francesco il traliccio è un chiaro segno degli errori del passato.
Aggregazione comuni della Val Mara Leggi tutto »
Volantino recapitato ai tutti i fuochi di Arogno venerdì 28.08.2020. L’autore è Claude Stauffer, che si esprime sul progetto di aggregazione dei comuni della Val Mara.
“VOGLIAMO QUESTA AGGREGAZIONE?” Leggi tutto »
di Malva Cometta
Articolo apparso su “la Regione” del 20.08.2020
Progetto di fusione dei comuni della Val Mara. Leggi tutto »
Articolo di Mario Delucchi apparso sul “Corriere del Ticino” il 18.08.2020
Lascia un commento / Aggregazione dei comuni della Val Mara, Contrario
Pubblichiamo l’articolo apparso su “l’Informatore” del 07.08.2020 in cui trovate l’intervista a Corrado Sartori e Riccardo Costantini, sindaci di Arogno e Rovio
Progetto Val Mara Leggi tutto »
L’opinione di Giancarlo Ré Leggi tutto »
E’ arrivato il complemento alla risposta detta “Dal mena via” del Municipio di Arogno del 9 giugno 2020 all’interpellanza del 5 maggio 2020 sul tema della discarica di inerti presentata dal cc Joy Cometta, portavoce del Gruppo “No Discarica” che nella primavera del 2019 ha raccolto 333 firme contro la seconda variante del progetto di discarica a Cassina Marella, pari al 65% dei votanti alle ultime elezioni comunali.
Appare chiaro che l’attuale Municipio non ha alcuna intenzione di attivarsi per la cancellazione del sito di Cassina-Marella dal Piano di Gestione dei Rifiuti del Cantone, ritenendo di non precludere l’eventuale utilizzo in futuro del sito, ora zona agricola pregiata, come discarica di inerti (vedi estratto del verbale della riunione municipale del 9 dicembre 2019, allegato al complemento di risposta. Pagina 2 del pdf).
In pratica: l’attuale Municipio di Arogno ritiene opportuno mantenere il sito di Cassina-Marella dormiente fino alle eventuali e possibili mosse del proprietario che nel 2006 ha acquistato il fondo con pratiche trasversali per farne una discarica. Una prima variante di modifica del Piano Regolatore fu bocciata in referendum dagli arognesi nel 2010, mentre era stata accettata con ampia maggioranza in Consiglio comunale… Nel 2013, all’insaputa della popolazione ed anche dei gruppi politici presenti in Cc, si è avviato il progetto della seconda variante… Quanti dei municipali erano allora al corrente del nuovo progetto?
In futuro, potremmo ritrovarci per la terza volta a dover combattere per tutelare una porzione di territorio pregiato riconosciuto a livello federale e cantonale come zona di valore ambientale e paesaggistico degna di protezione e valorizzazione.
È chiaro che il Municipio in carica, così agendo, tutela interessi particolari a discapito di una comunità che più volte si è espressa negativamente su questo assurdo ed invasivo progetto. Interrogativi sul progetto sono sorti anche fra gli abitanti di Rovio e Melano che si trovano sulle vie di accesso al sito.
E qui riportiamo anche un passaggio della risposta del Municipio all’interpellanza del 5 maggio 2020: “la creazione di una discarica di inerti in località Cassina NON è mai stato un progetto del Municipio di Arogno”.
Ci chiediamo quindi come mai il Municipio manchi di coerenza, oltre a mancare di rispetto ed attenzione per le richieste che con impegno civico e democratico arrivano dai cittadini.
Speriamo che i cittadini alla prossima tornata elettorale se ne ricordino.
Un complemento di risposta che conferma quanto già era evidente Leggi tutto »
http://www.aspan-ticino.ch/page.asp?load=553&mode=sub
[pdf-embedder url=”https://valmara.xyz/wp-content/uploads/2020/08/Presadiposizionedel10072020_1820201230.pdf”]
Da “la Regione” del 29.07.2020
Autostrada A2 a sud del ponte diga di Melide Leggi tutto »
In attesa della risposta che non sia farlocca o quella del “mena via” all’interpellanza presentata il 5 maggio 2020 dal cc Porta voce No Discarica, Joy Cometta, oggi pubblichiamo sia l’interpellanza che la risposta municipale del 9 giugno 2020 poi rigettata in consiglio comunale nell’ultima seduta del 17.06.2020, svoltosi a porte chiuse a causa del covid 19. Sempre in quell’occasione è stata riformulata la domanda : “Perché il Municipio non vuole stralciare il sito di Cassina-Marella dal PGR?”.
I cittadini arognesi sono tutt’ora in attesa di una risposta che soddisfi i requisiti di legge : “5 Il Municipio nelle risposte alle interpellanze si attiene ad una comunicazione trasparente: esso informa in modo proporzionato, oggettivo e completo, distinguendo chiaramente fra dati e valutazioni, indicando le fonti, senza tralasciare elementi essenziali o tacere aspetti negativi. Qualora una disposizione di legge o un interesse pubblico superiore gli impediscano di rispondere a determinate domande, il Municipio indica espressamente l’esistenza di tale impedimento.[96]“ (Art. 66 Legge organica comunale: https://m3.ti.ch/CAN/RLeggi/public/index.php/raccolta-leggi/legge/num/65).
Inoltre, una discarica a Cassina Marella è portatrice di molteplici conflitti, come più volte ripetuto, sia a livello federale che cantonale e regionale, per quanto riguarda le leggi. E’ discordante con la vocazione turistica che il progetto di aggregazione dei comuni della Val Mara accorda a questo territorio ed è irrispettosa di tutta la comunità vallerana e dell’ambiente, soprattutto oggi in piena crisi ambientale climatica che richiede una presa di coscienza a tutti i livelli.
Ricordiamo ai municipali e al sindaco che la cancellazione della discarica a Cassina-Marella è stata chiesta da 333 cittadini arognesi dopo che era già stata bocciata in referendum nel 2010.
L’ostinazione di cui ancora una volta dà prova il municipio nel non voler attivarsi nella cancellazione del sito dal PGR ci fa capire che forse è giunta l’ora di voltare pagina al più presto con questa amministrazione ed eleggerne una più sensibile alle tematiche dello sviluppo sostenibile del territorio ed in sintonia con indirizzi pianificatori aggiornati.
La risposta dal “mena via” Leggi tutto »
Volantino recapitato ai tutti i fuochi di Arogno venerdì 18.07.2020. L’autore è Geo Jeanmaire, che si esprime sul progetto di aggregazione dei comuni della Val Mara.
Arogno o Val Mara? Leggi tutto »
Pubblichiamo l’articolo apparso su “la Regione” il 10. 07.2020 che potete anche leggere sul quotidiano collegandovi a questo link:
https://www.laregione.ch/cantone/luganese/1448720/una-grande-opportunita-per-la-val-mara
Hanno avuto l’effetto di un sasso lanciato… nel lago le uscite dei Plr di Maroggia e dell’Alleanza Lega-Udc-Ppd, ostili al progetto aggregativo dei quattro comuni del Basso Ceresio (cfr. laRegione di giovedì). Digerita la rinuncia di Bissone, il progetto di unone fra Maroggia, Melano, Rovio e Arogno sembrava procedere senza particolari ostacoli; ma ora la campagna è lanciata in vista della votazione consultiva del 18 ottobre. È dunque il turno dei promotori di questo progetto, in particolare il sindaco di Rovio e presidente della Commissione studio aggregativo Riccardo Costantini, e del sindaco di Maroggia Jean-Claude Binaghi a far sentire la loro voce per promuovere, dicono «una informazione corretta». Reperibile, puntualizzano, soprattutto sul sito www.progettovalmara.ch. Ci saranno pure altre serate informative, la prossima il 23 luglio al Lido di Maroggia.PUBBLICITÀ
La prima obiezione degli oppositori riguarda un argomento dalla forte presa: il moltiplicatore d’imposta. «Anzitutto – osserva Binaghi – lo scopo del progetto non è quello di spendere meno, ma aumentare l’efficienza e dare ancora maggiori servizi alla popolazione. In particolare alle famiglie con bambini e agli anziani, oltre che a livello di gestione territoriale con i progetti che abbiamo in ballo. Bisogna andare a leggere bene lo studio. Per esempio sul punto riguardante gli sportelli del Comune, che a Maroggia e Melano saranno aperti tutta la settimana, mentre a Rovio e Arogno per quanto riguarda gli orari bisognerà capire quale sarà l’esigenza effettiva della popolazione. Il servizio in realtà viene migliorato rispetto ad oggi, perché ogni cittadino potrà fare capo indifferentemente a uno qualsiasi dei quattro uffici. A Melano ci sarà l’amministrazione generale, ma nello studio abbiamo dislocato i servizi secondo una logica. Ad esempio se una parte dell’Ufficio tecnico sarà ad Arogno, è perché Arogno ha il territorio più vasto, ha molti chilometri di strade e se nevica, nevica prima ad Arogno… Inoltre vogliamo professionalizzare maggiormente le risorse; oggi i segretari comunali sono obbligati a fare i tuttologi, vorremmo migliorare anche i servizi in questo campo. In merito alle scuole, Maroggia è l’unico comune che… le ha già perse, avendo solo una sezione dell’asilo. Sarà il tempo a dire cosa e dove sarà necessario, ma già già oggi abbiamo una direzione scolastica unica».
E il moltiplicatore? «Se ottimizziamo e diamo più servizi, il cittadino è anche disposto a pagarne, ma bisogna spiegare una cosa importante. Coi dati che abbiamo in mano arriviamo ad un moltiplicatore dell’85% al massimo, con degli investimenti, compresi quelli già previsti dai singoli comuni, per oltre tre milioni di franchi all’anno. Noi abbiamo la forza per spendere 32,5 milioni di franchi in una decina d’anni. Chiaramente saranno tutte opere che andranno votate dal Consiglio comunale” dice sempre Binaghi. Cui fa eco Costantini: «Stiamo lavorando sulla carta,sarà il nuovo Comune a stabilire la politica finanziaria».
Costantini non avverte un clima di ostilità al progetto. «Siamo sempre stato aperti al dialogo, è giusto che ci siano critiche, però non mi risulta che vi siano più critici che favorevoli. In gennaio i Consigli comunali hanno votato (nettamente ndr) a favore e dalle serate pubbliche abbiamo ricevuto dei buoni feed-back».
Circa la tempistica del voto, obiettano Costantini e Binaghi, è quella prevista dalla legge e decisa dal Consiglio di Stato. Binaghi: «Noi siamo sereni perché ci crediamo, è un’occasione unica per la nostra comunità, possiamo veramente aumentare la nostra progettualita sull’intero comprensorio, che è un territorio fantastico tra lago e monti». Costantini aggiunge: «andiamo così d’accordo che già oggi su molte cose lavoriamo come se fossimo un unico Comune. C’è qualcuno che vuole vedere litigi inesistenti».
Progetto Val Mara Leggi tutto »
Pubblichiamo l’articolo apparso su “la Regione” il 09. 07.2020
Una cordata a quattro, che si fa traballante dopo che ai blocchi di partenza si erano portati in cinque. L’aggregazione del nuovo Comune di Val Mara si fa, infatti, in salita, come le irte strade che da Maroggia e Melano salgono ad Arogno e Rovio. Voci sempre più forti e organizzate fanno sapere che all’orizzonte, per i quattro paesi del Basso Ceresio, saran più contro che pro. «La fusione? – rispondono ai nostri interrogativi gli esponenti del comitato sezionale del Plr di Maroggia – Non avremo alcun vantaggio reale. Anche i dipendenti comunali rimarranno tali, quindi non vi sarà, come si dice, una diminuzione dei costi rispetto allo stato attuale. Non ci convince poi la suddivisione degli uffici comunali. A Maroggia è previsto uno sportello per la Cancelleria ‘multifunzionale’ e l’Ufficio tecnico ed edilizia privata, ma non sappiamo con quali orari. A Melano peraltro andrà la sede amministrativa e per i nostri anziani potrebbe risultare scomodo». A preoccupare il gruppo, che si dice giovane e che contrasta la ‘scusa’ della difficoltà di reclutare candidati per la politica locale, sono soprattutto i futuri progetti di Val Mara che comporterebbero investimenti di oltre 30 milioni di franchi: «Con il pericolo, fin dall’inizio, di minare la salute finanziaria del nuovo comune».
Del resto, secondo i liberali radicali di Maroggia, molti sono i temi ancora da risolvere: «Considerato che vogliono mantenere operative tutte le sedi scolastiche, ci chiediamo se vi siano abbastanza studenti per giustificare tale scelta e minimizzare i costi». Maroggia, poi, si vedrà ‘spodestato’: «Avendo meno abitanti diventerà ‘periferia’ del nuovo comune e Melano il centro». Il risultato? «I servizi al paese perderanno di efficienza perché ‘quartiere’ meno importante. Già con Melano non condividiamo la scelta dello svincolo autostradale che loro vogliono a Maroggia e noi no… Non solo, rischiamo di non avere neanche un municipale nell’esecutivo che sarà composto da sette membri».
Sulla bilancia, per il comitato sezionale Plr di Maroggia, a pesare è dunque il piatto degli svantaggi anziché dei benefici: «Se non siamo contrari di principio all’aggregazione, lo siamo in questa forma. Per questo come comitato voteremo in blocco no al progetto, lasciando comunque libertà di scelta ai cittadini simpatizzanti liberali. Non possiamo non dire che l’uscita di Bissone ha cambiato le carte in tavola… Senza Bissone si farà fatica a mantenere all’85% il moltiplicatore».
Numeri che, dunque, parlano. Come i punti, ben quattro, messi nero su bianco dall‘Alleanza democratica-Lega-Udc-Ppd e indipendenti di Rovio in una lettera inviata alla Commissione di studio dell’aggregazione dei comuni in vista della votazione consultiva del 18 ottobre prossimo. «Riteniamo che in tempi di covid sia impossibile garantire che la popolazione possa farsi la giusta e corretta opinione in merito a un progetto così importante in così poco tempo – si legge nella missiva fra cui figura quale firmatario il nuovo municipale Giorgio Falconi –. Inoltre, non conosciamo l’orizzonte temporale per l’entrata effettiva in vigore della fusione: si parla del 2024? È corretto? Qualcosa non quadra: le elezioni comunali sono state posticipate di un anno a seguito del covid e l’aggregazione deve essere votata sei mesi prima di tale votazione? Di nuovo: tale tempistica non garantisce una corretta e libera formulazione nell’opinione pubblica dell’opportunità o meno di votare per una fusione. Tale diritto è di fondamento costituzionale e la tempistica di cui sopra risulta arbitraria e irresponsabile». Secondo l’Alleanza la fusione dei Comuni della Val Mara «non è una fusione necessaria bensì di opportunità (così come più volte ricordato alle serate pubbliche): per questo motivo se l’orizzonte temporale è il 2024, la votazione è da tenersi non prima del 2023. Fra l’altro, e per logica, prima si decide l’entrata in vigore a seconda delle possibilità delle varie amministrazioni comunali (già di per sé oberate di lavoro) e poi si decide la votazione consultiva. Il contrario rappresenta puro unilaterale arbitrio e forza di prevaricazione del più forte».
C’è poi un aspetto che l’Alleanza ha voluto ricordare e porre quale ostacolo al progetto: «Rovio ha in sospeso alcune tematiche dai risvolti politici e finanziari non indifferenti: da una parte un Piano generale di smaltimento delle acque concluso per poco più del 50% (mancano ancor lotti per più del 40% delle opere previste) e dall’altra una richiesta legale per presunti errori di pianificazione per svariati milioni (si parla di poco meno di una decina di milioni). Di tali potenziali rischi non abbiamo mai visto alcuna menzione nei rapporti ufficiali nonostante queste questioni siano state discusse più volte in Consiglio comunale. Non sappiamo nemmeno se gli altri comuni abbiano rischi simili». Da qui la richiesta «di introdurre nei rapporti ufficiali, prudenzialmente, anche tutti i rischi legali, finanziari e di qualsiasi altra natura superiori a un valore prudenziale di 50mila franchi, che sia chiaramente definito l’orizzonte di eventuale entrata in vigore della fusione di opportunità (anno e mese) e che sia immediatamente abbandonata l’idea di votare in tempi di covid nell’anno in corso. Siamo favorevoli a una aggregazione che permetta di razionalizzare le risorse, non invece a una fusione all’insegna del “tassa e spendi”».
Ma cosa risponde la Sezione degli enti locali a questi… appunti? «È chiaro che in ogni progetto di aggregazione ci sono favorevoli e contrari, se questi ultimi poi prendono forma – annota il responsabile, Marzio Della Santa – e si manifestano trovo che sia un bene per il dibattito pubblico così che ogni cittadino possa farsi un’idea e arrivare al voto in piena consapevolezza. Credo poi che ogni fronte abbia argomenti più o meno consistenti, e molti va detto possono valere per qualsiasi altro comune. Invece vorrei portare l’attenzione sull’opportunità di questa aggregazione che, aldilà di interessi personali o di gruppo divergenti, per la comunità è indubbio che vi siano molti aspetti positivi. Non nascondo che in tutte le aggregazioni ci sono degli svantaggi ma non sono solitamente quelli esposti dai contrari».
E Bissone? «Bissone non ha alcun impatto, era un falso positivo – evidenzia il caposezione –. Nel senso che è in una situazione finanziaria apparentemente agiata ma in termini di investimenti sono in ritardo, quindi il giorno che avranno realizzato le opere previste la situazione finanziaria sarà sostanzialmente equivalente a quella degli altri comuni».
“Il nuovo Comune di Val Mara? ‘Nessun vantaggio reale’” Leggi tutto »
Quest’anno gli apicoltori produrranno molto più miele, perché il lockdown non ha permesso lo sfalcio di prati e aiuole all’inizio della primavera, anche all’interno delle città. Pubblichiamo alcune foto scattate nel territorio di Arogno, nel pieno della fioritura di maggio, evidenziando la differenza tra prati già sfalciati e prati liberi di seguire il loro corso naturale di crescita, con produzione di fiori ed erbe che possono fare il loro ciclo naturale. Habitat ideali per insetti ed api. Senza nulla togliere all’impegno degli operai comunali, è così necessario investire tempo e risorse nello sfalcio di prati naturali? Non si potrebbe valutare meglio quali tagliare per necessità pratiche e quali da lasciare al proprio corso naturale, a beneficio di tutto il ciclo biologico e per il piacere della vista?
Quattro su cinque dei municipali uscenti di Arogno si ripresentano. Ricordiamo che l’attuale municipio ha sostenuto, contro la volontà popolare espressa in referendum nel 2010, la discarica privata di rifiuti edili a Cassina-Marella (dove il cantone già ha inventariato due siti inquinati- vedi le foto di uno dei due siti). Ricordiamo anche che la discarica è in contrasto con gli indirizzi pianificatori cantonali e federali (vedi Piano Direttore Cantonale e l’Inventario federale dei paesaggi protetti IFP).
E’ con sorpresa che leggiamo sul volantino del PLR della Sezione Arogno – Pugerna che: “SONO TORNATI… quelli che della presunta discarica se ne sono fatta una ragione, fornendo una voluta campagna di disinformazione senza replica, adducendo poi presunti favori al privato.”
Signori, di cosa state parlando? Aspettavamo repliche qualificate che non sono mai arrivate. Per quanto ci riguarda, carta canta (vedi la documentazione che più volte abbiamo condiviso anche su questa pagina).
Dubitiamo anche che non tutti i candidati della lista PLR condividano alcuni contenuti presenti sul volantino indirizzati a tutte le elettrici e a tutti gli elettori di Arogno.
Sito inquinato ad Arogno, zona Cassina Marella. Deposito rifiuti edili, rifiuti solidi urbani e ingombranti (volume approssimativo: 300 m3). https://www.oasi.ti.ch/web/catasti/siti-inquinati.html
Campagna elettorale Leggi tutto »
di J. Giorgio Cometta sul quotidiano “la Regione” del 25.02.2020
https://www.laregione.ch/dibattito/dib-elettorale/1421179/valmara-per-l-aggregazione-partecipativa
Dibattito elettorale Leggi tutto »